Parco dei Nebrodi: dibattito chiarificatore con l'agronomo dell'Ente, Dott. Ignazio Digangi.
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- Categoria: Attualità
- Pubblicato Lunedì, 12 Maggio 2014 14:33
- Scritto da Anna Macula
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Un incontro di concertazione tra le parti chiamate in causa. È questo l'esito del confronto con la cittadinanza che l'amministrazione comunale ha voluto organizzare ieri nel locali dell'Auditorium “Francesca Manetti-Carrara” per discutere della proposta di ingresso nel Parco dei Nebrodi.
Il dibattito è stato presenziato da un esperto dell'Ente Parco, l'agronomo Ignazio Digangi, che ha illustrato le ripartizioni del Parco, area A-B-C-D, i relativi vincoli e i vantaggi derivanti ai comuni che entreranno a farne parte in termini economici, culturali e ambientali. Importanti sono stati gli interventi dei tecnici e degli esperti del settore i quali hanno messo in evidenza osservazioni, dubbi e chiarimenti ponendo maggiormente l'attenzione sui vincoli e le limitazione che potrebbero gravare sulle aziende agricole e silvicole presenti nel territorio.
L'amministrazione Trovato, con delibera del consiglio comunale in data 30 dicembre, aveva avviato una richiesta di inclusione all'interno del perimetro del Parco del Nebrodi all'Assessorato Regionale al Territorio e l'Ambiente e all'Ente Parco, come già circa una ventina di comuni avevano fatto. Le località indicate inizialmente, in linea di massima, dall'amministrazione ammontavano a circa 1500 ettari localizzati nella zona a sud e precisamente: Monte Uomo Morto, Mastronapoli, Malicugni, Cannavarì e Barberini.
È importante osservare che il meccanismo attraverso il quale si entra nel Parco, in particolare per quanto riguarda la classificazione delle zone in una delle quattro aree, è di pertinenza dell'Assessorato Regionale e che i maggiori vincoli si hanno nelle aree A. Resta quindi da capire quali saranno in definitiva i territori da perimetrare e in quali aree saranno inquadrati, in modo da venire incontro a quanti hanno evidenziato come alcuni vincoli possano creare dei risvolti negativi. Uno dei punti caldi, infatti, è stato la sospensione dell'attività venatoria nelle aree del Parco, a tal riguardo i cacciatori avevano già presentato istanza al comune sollevando il problema.
Nei prossimi consigli comunali, alla luce di quanto è emerso dalla discussione, verrà comunque affrontato meglio l'argomento. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto: Loiacono Agostino.