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Gli sconosciuti 5: il Buon Senso.

Siamo giunti all'ultimo capitolo della rubrica “Gli Sconosciuti”. Di volta in volta abbiamo indicato ciò che secondo noi è mancato nella gestione della macchina amministrativa e nel rilancio di San Piero.

Adesso la campagna elettorale è entrata nel vivo e per chiudere questa rubrica abbiamo pensato di presentarvi uno sconosciuto importante, il più importante: il Buon Senso.

Il Buon Senso, che spesso manca, dovrebbe guidare le azioni sia delle amministrazioni e sia dei cittadini. Nelle campagne elettorali assistiamo puntualmente a stati febbrili di eccitazione, i suppoters delle varie compagini scaldano i motori, chi per cercare voti e chi per attaccare l'avversario. Si ragiona poco, o nulla, sui programmi elettorali, spesso fatti in maniera superficiale senza indicare come e con quali strumenti raggiungere gli obiettivi fissati. Spesso si ricorre alle solite promesse per fuorviare il cittadino quando in realtà, chi è addentrato nel campo politico e amministrativo, sa bene che il più delle volte si promettono cose irrealizzabili, nonostante ci si metta tutto l'impegno possibile e immaginabile. Concetti cardine per il nostro territorio come Turismo e Agricoltura sono stati fin troppo abusati negli anni senza essere riusciti ad entrare, concretamente, nell'ottica giusta per farli diventare un volano di rilancio per San Piero. Si parla di Turismo ma pochi sanno o hanno capito cosa significa fare realmente Turismo. Si parla spesso anche di Agricoltura ma fino ad ora non sono stati forniti gli strumenti idonei, o sono stati insufficienti, per lanciare un'attività in campo agricolo, i giovani continuano ad andare via spinti dal bisogno o da altre aspirazioni e nessuno investe in Agricoltura. Pochi hanno la passione e la voglia per lanciarsi in questo settore.

In tutti questi casi, e nel clima rovente della campagna elettorale, il Buon Senso può venirci in aiuto! Buon Senso da parte dei candidati nell'affermare i propri intenti agli elettori, Buon Senso nel sapersi porre e confrontare con gli altri. Buon senso nei cittadini, soprattutto, nel capire che non si tratta solo di un cambiare, di un riconfermare o di un ritornare al passato ma si tratta di valutare i progetti, capire quanto i candidati abbiano le idee chiare e si sappiano muovere, soprattutto nei meandri della pubblica amministrazione, quanto abbiano realmente a cuore il paese. Buon Senso anche nel saperli valutare a 360 gradi ricordandosi di seguire le vicende politiche sempre con occhio obiettivo e critico, non soltanto una volta ogni 5 anni. Perché non basta dire “Io ci metto la faccia”, non è una passerella grazie alla quale si avrà visibilità, servono fatti e azioni concrete e reali e non belle parole.

Il Buon Senso è fondamentale per gli elettori, saranno loro a decidere le sorti del paese e per poterlo fare saggiamente e con cognizione di causa avranno bisogno di tanto Buon Senso.

 

 

Anna Macula

 

 

 

 

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